lunedì 13 agosto 2007

Ninna nanna

I vicini
Ieri sera dai nostri vicini pareva esserci una festa da ballo: musica a tutto volume, fastidiosamente distorta da un impianto evidentemente utilizzato al di là delle sue possibilità, ma comunque comprensibile ed allegra. Ogni tanto si incantava una canzone, e si sentiva una folla rumorosa che si lamentava all'istante, per qualche secondo, fin quando la musica non riprendeva.
Siamo andati a dormire verso le undici, e la musica non accennava affatto a smettere. Poco male, era ancora presto, la gente dovrà pure divertirsi ogni tanto! Mi sono addormentato con parecchia fatica, e poi mi sono risvegliato verso le due: la musica era sempre lì, senza minimamente accennare né a finire né, tanto meno, a calare di volume.
Mi sono venute in mente tutte le volte che a Roma i miei vicini devono aver pensato improperi simili a quelli che avevo in testa io... Bisogna essere tolleranti!
Alle 5 e mezza mi sono svegliato di nuovo, al suono delle campane della prima messa, come tutte le mattine. Stavolta le campane erano mixate alla musica dei nostri vicini, che era sempre lì a scorrere forte, costante e impassibile come l'acqua del fiume Congo. A quel punto ho iniziato istintivamente a invocare fra me e me che andasse via la corrente... possibile che quando serve non capita mai?
Alle 7 mi sono alzato, doccia e colazione, sempre con sottofondo musicale. Chiediamo informazioni a Debora. Ci sono due possibili spiegazioni: o è una veglia religiosa, che può andare avanti anche per ventiquattro ore, oppure è un funerale. In quest'ultimo caso la musica può andare avanti anche per tre giorni di fila. Se l'elettricità tiene bisognerà organizzarsi con dei tappi alle orecchie.

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